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sabato 10 gennaio 2009

SENTENZE VERGOGNOSE DI B.BENEDETTELLI


Sentenza Delfino- Multari. Adesso Basta!

Abbiamo una voglia incontenibile di modificare lo stato delle cose. Basta con le ingiustizie. Basta con questa assurda perdita di valori essenziali che ci sta divorando. Ora non si parla neanche piu' di buonismo, siamo al lassismo puro. Un prolasso vero e proprio della nostra cultura. Ci facciamo distruggere in tutto e per tutto non solo da chi viene da fuori , con la ferma volontà di rimanere estraneo al nostro sistema, di fagocitarlo, annullarlo, ma anche dalle nostre stesse cellule impazzite. Malate. Simili a un cancro incurabile che ci sta riducendo nella fase terminale.Basta. Svegliatevi. Unitevi a noi.
Sentenza delfino Multari. 5 anni di ospedale psichiatrico e 16 anni e 8 mesi a chi ha ucciso con 40 coltellate una giovane donna, molestata per mesi. Sospettato, Delfino, un anno prima, di avere sgozzato un'altra donna. Solo 16 anni vale la vita di Antonella. Molto di meno di quella del suo assassino! Non c'è equità, non c'è proporzione ( non è rispettato l'articolo 49 della Carta Europea dei Diritti Umani).
Inoltre: saranno, almeno, 16 anni? No.
Ci saranno sconti su sconti. Allora che i magistrati che danno quegli sconti se ne assumano la piena responsabilità anche penale! Lavoro di tutto rispetto. Di grande responsabilità, appunto. Lo sia fino in fondo.
E che la pena sia, almeno, certa.
E dal momento che non è affatto proporzionata, come del resto nulla pare esserlo, ormai, essendoci una crisi dilagante che non appartiene solo al settore finanziario ma a tutti i settori della vita anche spirituale, almeno si rispetti il dolore dei familiari delle vittime. Si provi per un momento a mettersi nei loro panni. Nel loro dolore indescrivibile.Non gli si chieda di perdonare. Il perdono è un atto interiore, non necessario, e certamente totalmente indipendente dalle sanzioni. Così come l'eventuale, e auspicabile, pentimento.
Si abbia rispetto per il loro senso di abbandono da parte di uno Stato che non sa piu' tutelare il diritto alla libertà dal dolore, il diritto alla libertà dalla paura, il diritto alla libertà di vivere prima di tutti gli altri.
E adesso non tiratemi fuori Caino, altrimenti vi parlo del Dio vendicativo dell'Antico Testamento!!
E non ditemi che l'assassino, questo o quello, era matto e quindi poverino.....
Basta con la zona franca della follia dove tutto è possibile. Nessuno psichiatra degno di questo nome puo' giurare che chi ha ucciso una volta non lo faccia ancora. Ne abbiamo un esempio in Angelo Izzo. Dunque?
Basta con il giudicare l'umanità dei piu' feroci assassini. Non ce l'hanno l'umanità, sono bestie. Anzi no. Le bestie uccidono per sopravvivere. Loro no!!! Loro per follia. Sempre piu' momentanea. O per raptus. Ira. Certo che non si uccide in uno stato di normalità. Dunque? Non è forse l'atto che va giudicato?
BASTA! Questa è l'Italia che vogliamo e dobbiamo cambiare! Firmate le petizioni. E' un diritto Costituzionale. Un mezzo per modificare le cose. Scaricatele dal nostro link oppure recatevi nei punti di raccolta. E' ora di agire.Sul nostro sito trovate le schede da scaricare o i punti di raccolta.

Barbara Benedettelli
Resp. Dip. Sociale MPI

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Barbara Benedettelli
Autrice Tv e Scrittrice
Resp. Politiche Sociali

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