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mercoledì 27 gennaio 2010

I "Pezzi Vecchi" di "OCCIDENTE" (N° 55 del 21/9/09): « MA, SERVE ANCORA QUESTO FINI ? »




-PEGGIO DELLO SMEMORATO DI COLLEGNO-

« Di Fini, Giampaolo Pansa, uomo storicamente di sinistra, è arrivato a dire che “Di fronte a lui, lo smemorato di Collegno è un dilettante”.
Certo un uomo, nel tempo, può “evolversi”, cambiare ,per letture, esperienze vissute e maturazione interiore. E’ noto ,ad esempio, che la vecchiaia tende ad “addolcire” i caratteri e che gli “ardori” giovanili, riletti con gli occhi della maturità, appaiono alieni, distanti, quasi incomprensibili.
Ma parliamo di processi che si sviluppano nei decenni e gradualmente.
Fini ,invece, è come se si fosse “capovolto” e. per di più, in un arco di tempo brevissimo.
Fini adesso storce il muso dinanzi a concetti ,che solo fino al giorno prima, considerava “solari Verità”.E si fa interprete di Valori che ,la sera prima, definiva “disvalori disgregatori”.
A partire da Dio, da cui oggi si dispiace di “non aver ricevuto il dono della Fede”,passando per la Patria, che considera poco più d' un Camping, un territorio che chiunque può invadere fisicamente e culturalmente, per arrivare ,infine, alla Famiglia, che considera ormai non una Realtà naturale ma un “optional” che ognuno può acquistare e/o cambiare a seconda dell’inclinazione o del capriccio del momento, come il rivestimento interno d’un veicolo.
E poi un conto è prendere atto del Multiculturalismo, un altro diventare relativisti e semi-agnostici e sostenere che “nulla è certo, nulla è sicuro, nulla val la pena d’esser difeso, ognuno si sceglie le sue Verità”.
Figlio biologico di questo relativismo manifestato con atti (ma non corroborato da ragionamento o elaborazione concettuale) è stato l’ingresso nel calderone indistinto del PdL, inteso come avvicinamento all’area del Potere, alla zona della cassaforte. Un’operazione non sentita, non “creduta” veramente da alcuno e giustificata, in realtà, solo con argomentazioni “tattiche” (della serie “lì dentro avremo una più ampia cassa di risonanza” cioè “lì dentro prevarrà la nostra esperienza superiore”. Argomenti privi d’ogni peso quando li si rapporta ad un Mondo basato sulle Quantità.
Così Fini, oggi, più solo che mai , si ritrova di fatto “individuato come bersaglio” in terra straniera.
E’ servito (ed ha servito) in funzione del suo Compito. Ha dissolto la Destra corrodendola “dall’interno” e consegnandola ad un nuovo Padrone con altre idee ed obiettivi. Ha ottenuto la Ricompensa. La massima che potesse essergli concessa in quel contesto. Ora che si agita, che crea scompiglio per maggioranza e Governo, giocando a fare “l’Illuminato” socialdemocratico e girondino nel nome del suo destino personale, è divenuto imbarazzante, scomodo, addirittura dannoso.
E’ difficile pensare che il Cavaliere, presto, tra gli ex di An cercherà un interlocutore privilegiato meno chiassoso e meno irritante dell’irriconoscente e malfidato Fini ?
Al lume della Logica di questa Italia politica è già “segnato”, già condannato.
Ha toccato ieri l’acme del suo successo; da oggi inizia la parabola discendente. Da oggi sono in circolo gli anticorpi che lo neutralizzeranno. Sic transit Gloria mundi.»
-GUIDO VIRZI'-

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