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martedì 16 dicembre 2008

UN COMMENTO DI ROBERTO JONGHI


Il libero e pungente commento personale di Roberto Jonghi:

Le elezioni abruzzesi hanno tre vincitori: medaglia di bronzo per Antonio Di Pietro (in fortissima espansione a danno della sinistra democratica), medaglia d'argento per il PDL che vince ma non stravince, medaglia d'oro per l'astensionismo (hanno votato solo il 53% degli aventi diritto). Il "partito" trasversale degli Italiani delusi e schifati dalla partitocrazia ha infatti ottenuto il 47% dei consensi. Penoso ma prevedibile, mi dispiace dirlo, il risultato del candidato de La Destra, Teodoro Buontempo, ottimo Camerata al quale sono sinceramente affezionato, che nella sua regione, dove la destra missina è storicamente molto radicata, raccimola neanche 1,7% dei voti.

A destra del PDL si stà avverando lo scenario previsto da Gabriele Adinolfi e da altri analisti politici: il radicamento territoriale di iniziative culturali e sociali trasversali (vedi ad esempio Casa Pound Italia, la Comunità Solidarista Popoli e l'Associaizone Uomo Libero) e, contemporaneamente, lo sfaldamento degli autoreferenziali partitini dell'area. Per le prossime elezioni europee del 2009 sono previste almeno tre listarelle concorrenziali fra loro: La Destra, la Fiamma Tricolore e Forza Nuova. Praticamente un suicidio politico! Adriano Tilgher e la sua sigla (oramai vuota) Fronte Nazionale hanno aderito a La Destra. Invece, Roberto Fiore, dopo le sue posizioni isolazioniste e "duropuriste", ora, per cercare, disperatamente, di mantenere la propria poltrona di europarlamentare (ricevuta "in dono" da Alessandra Mussolini), propone a tutti un bel listone nazional-popolare (con lui capolista... naturalmente!). Insoma... "siamo alla frutta".

La mia posizione, quindi, non cambia: per chi vuole, continuare a fare Politica, anche elettorale ed istituzionale, non rimane che aderire alla Lega Nord o, come abbiamo fatto noi, al Popolo delle Libertà di Silvio Berlusconi. Altre soluzioni, reali e concrete, almeno per ora, non ve ne sono e non se ne vedono nemmeno all'orizzinte. Non pensiamo affatto di essere i migliori, tantomeno, ci permettiamo di dare lezioni di politica o di morale ma, con altrettanta sicurezza e serenità, mentre marciamo per la nostra strada, rigettiamo al mittente le ridicole quanto inconsistenti accuse di chi, senza nessun titolo, si erge a censore e distributore di patenti di coerenza. Alcuni di questi lo fanno esagerando ma in assoluta buona fede, altri sono, per loro storia politica e personale, del tutto screditati e farebbero decisamente meglio a tacere!

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