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martedì 9 febbraio 2010

UNA STORIA DI FOIBE


Nome:
NORMA COSSETTO: quelli che non dimenticano il dramma delle foibe

Norma Cossetto rappresenta per tutta l'Italia il simbolo del dramma dlle Foibe. Una ragazza appartenente ai territori istriani come tante altre ragazze, colpevole per i suoi aguzzini solo di essere italiana. Nacque nel 1920 in Istria a Visinada. Il padre, Giuseppe Cossetto aderì al fascismo per il suo programma d'italianità. Fu segretario politico e podestà di Visinada, commissario governativo delle casse rurali dell'Istria. La ragazza era molto studiosa, socievole e generosa e tutto lasciava intravedere una brillante carriera. Il 26 settembre 1943 i partigiani irruppero in casa Cosseto trovandovi la sola Norma. La ragazza venne arrestata e rinchiusa nella ex caserma dei Carabinieri di Visignano. Qualcuno che la conosceva la fece scappare, ma inutilmente. Subito riacciuffata venne condotta prima a Parenzo nella ex caserma della Guardia di Finanza e poi nella scuola di Antignana. In questo luogo Norma subì il martirio: legata nuda ad un tavolo fu violentata a turno da 17 aguzzini. Dopo che ebbero finito, le pugnalarono i seni, le conficcarono un paletto nella vagina e con i polsi legati con il filo di ferro, ancora agonizzante, venne gettata nella foiba di Villa Surani. Purtroppo la sua storia, così come quella di tanti altri nostri connazionali vittime delle foibe, è rimasta nascosta per interi decenni per evitare lo smascheramento delle barbarie dei partigiani jugoslavi di quelle zone istriane. Tutto questo perchè la sinistra italiana ha sempre volutamente nascondere uno dei più brutti capitoli della seconda guerra mondiale.
Ecco perchè questo gruppo ha come intento quello di riabilitare, nel nome di Norma Cossetto, la memoria di quanti furono vittime delle foibe. (visualizza meno contenuto)

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