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venerdì 29 maggio 2009

UN ARTICOLO DI GIACOMO CIARCIA


Livorno - Buontempo - Niccolai - e i "comunisti radicalchic".

Partendo dal presupposto che niente abbiamo a spartire con il partito di Storace, e che sicuramente non intendiamo in nessuna maniera fornire appoggio, specialmente dopo l’ingloriosa accozzaglia con partiti di stampo liberal-clero-massonico inaugurata per le prossime europee penso per doveroso senso critico e morale che occorre condannare gli episodi e le immorali contestazioni avvenute a Livorno contro il comizio promosso dal presidente de “La Destra” Teodoro Buontempo.

Ancora una volta come era del resto prevedibile i duri insulti sono partiti dalle correnti della cosiddetta ultrasinistra “antagonista” (veramente poco antagonista, e molto conforme al potere) molto forti nella città nativa del pseudo-comunismo italiano.

<>, <>, <> ed altri indegni e vergognosi slogan lanciati fra canti di “Bandiera Rossa” e “Bella Ciao” sono stati agli ordini del giorno.

Ovviamente i teppistelli nostalgici verso quell’immonda teoria sistemica e borghese degli opposti estremismi non hanno ricevuto alcun ostacolo dalle sedicenti forze dell’ordine dello Stato antifascista, rendendo così impossibile il comizio del presidente de “La Destra”.

Vengon in mente analoghe situazioni quando sempre in zona negli anni ’70 ‘80 provava vanamente a parlare il camerata Beppe Niccolai con tutta la differente caratura del personaggio rispetto a Buontempo.

Tengo a ribadire la nostra appartenenza all'ortodossia eretica propria del Socialismo Nazionale”, ed invito nell’occasione tutti i camerati di trincea ed i compagni di lotta ad astenersi dai prossimi ludi cartacei, riconoscendo ancora una volta il valore rivoluzionario dell’astensione ma era doverosa altresì questa nostra denuncia da Uomini Liberi contro lo strapotere massonico e sionista promosso da talune correnti borghesi pseudocomuniste in concomitanza e sinergia con le già presenti e forti comunità ebraiche livornesi. Una vera e propria lobby usurocratica “giudeo-comunista” fondata sull’odio e sulla persecuzione antifascista, a cui le autorità locali e nazionali non sanno altro che stringere la mano.

Una città Livorno, dove dietro la bandiera rossa del potere comunista covano talune forze reazionarie, ultracapitaliste e sioniste, sempre pronte ad agire ed a soffocare qualsiasi germoglio che riscopri altresì i sani valori sociali e nazionali. Questi i comunisti di Livorno !

Una vera piaga di tutta la regione toscana, che sicuramente non si risarcirà mai almeno finché non cambieranno i venti, se cambieranno. E questa la dice lunga sulle possibilità di risveglio e di nascita di una vera e forte comunità nazionalpopolare in zona.

GIACOMO CIARCIA

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