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lunedì 4 maggio 2009

AUTOSTRADE AQUILANE TRASMESSO DA MARINA ROTINI MPA



di ANTONELLA CALCAGNI

L’AQUILA - Giornata ad alta tensione sulle autostrade abruzzesi a causa della decisione di Strade dei Parchi spa di far pagare il pedaggio agli sfollati aquilani che dalla costa si recavano verso il capoluogo. Un provvedimento che ha scatenato un vespaio di polemiche culminato con la decisione di Strade dei Parchi, giunta in serata, di fare dietrofront. «La società Autostrada dei Parchi viola il decreto Berlusconi» avevano sostenuto a caldo non solo i vertici regionali del Movimento per l’Italia di Daniela Santanché, ma anche molti cittadini aquilani che ieri avevano cominciato ad attuare una forma di disobbedienza civile, decidendo di non pagare il pedaggio e facendosi consegnare il verbale di mancato pagamento che sarebbe potuto culminare con un’ingiunzione da parte della società autostrade. Avevano rincarato la dose la coordinatrice regionale del Movimento per l’Italia Marina Rotili e la vice Monia Buontempo parlando di schiaffo alla popolazione e minacciando di presentare un esposto alla Procura della Repubblica.
In campo era scesa anche l’Associazione appena costituita tra Professionisti per la Ricostruzione dell’Aquila che aveva invitato la cittadinanza a richiedere la ricevuta di pagamento in esito al pagamento di ogni transito o rifiutare l’effettuazione del pagamento dichiarando applicabile l’art. 8, comma 1, lett. F, D.L. 39/2009. E invece in serata è giunta la decisione di Strade dei Parchi di sospendere il pagamento in attesa dell’incontro di domani con il sottosegretario Bertolaso. I pedaggi pagati saranno rimborsati integralmente. Fonti della Protezione Civile hanno dimostrato apprezzamento per la tempestiva marcia indietro di Strada Parchi.

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