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giovedì 26 febbraio 2009

UN PROGETTO PER EQUITALIA


UN INTERESSANTE ARTICOLO DELLA COORDINATRICE REGIONALE ABRUZZO E SOCIA FONDATRICE MPI MARINA ROTINI E MONIA BUONTEMPO

Progetto Equitalia

Il sistema di riscossione tributi è oggi una delle tematiche che sarebbe necessario portare alla ribalta dell’opinione pubblica, visto che ogni singolo cittadino come ogni imprenditore subisce costantemente un sistema ormai obsoleto e impostato sul terrorismo quotidiano che viene fatto nei confronti dei singoli .Sebbene riteniamo che sia dovere di ogni singolo cittadino il pagamento dei tributi e che sia necessario adottare degli strumenti per la riscossione delle imposte non pagate, non riteniamo opportuni i strumenti utilizzati e le modalità di riscossione.Bisogna tener presente che nel momento che ognuno di noi non ha la capacità economica per far fronte al pagamento delle imposte si vede già dopo 30gg aumentare la somma di circa il 30%.
La somma diventa improponibile nel momento in cui lo sfortunato cittadino vede messa la stessa a ruolo esattoriale. Dove le cartelle arrivano anche a sfiorare il doppio del somma originaria. A quel punto si entra in un circolo vizioso dal quale è difficile tirarsi fuori.E’ difficile credere che se non si è avuta la capacità in precedenza di onorare il debito, chiunque sia capace se non ricorrendo a forme di credito di pagare successivamente una somma maggiorata.Gli attuali sistemi di intimidazione nei confronti del malcapitato come l’ipoteca legale sugli immobili, il fermo amministrativo degli automezzi o il pignoramento presso terzi ecc., sono sistemi che mettono il malcapitato nella condizione di non poter più accedere al credito bancario, e spesso lo vedono ricorrere a forme di finanziamento non legali come l’usura. Il sistema mette il singolo cittadino come l’imprenditore nella condizione di vedersi negate le richieste di credito presso qualsiasi istituto bancario creando situazioni di disaggio sociale ed ancor più economico.Allora viene da chiedersi come, in un paese civile si facciano mille battaglie per la prevenzione all’usura e poi lo stato stesso mette i cittadini nella condizione di ricorrervi.La costituzione italiana sancisce che la Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.Quindi è mai possibile che un cittadino che in un momento di difficoltà non riuscendo a pagare i tributi si veda bandito da tutti i sistemi di accesso al credito? O possa essere additato da chiunque per non aver avuto una buona capacità di risposta al sistema.
Equitalia è la società per azioni, a totale capitale pubblico (51% in mano all’Agenzia delle entrate e 49% all’Inps), incaricata dell’esercizio dell’attività di riscossione nazionale dei tributi.
Attuale presidente del CDA è il Dott. Befera anche Presidente dell’ Agenzia delle Entrate, mentre il vice presidente Dott. Mastrapera è il presidente dell’Inps. sorge il dubbio di come non vi sia un conflitto di interessi in questo asset.Appare evidente che tramite una società formata dalle stesse strutture statali, lo stato tenti in modo fraudolento di recuperare le somme non pagate con un aggravio di spese esorbitanti nei confronti dei cittadini. Quanto, al contrario, a questo punto la stessa agenzia delle Entrate e L’Inps potrebbero riscuotere le somme, facendo diminuire i costi che vengono sostenuti per pagare strutture inutili vedi CDA, fitti , utenze ecc. ed andando incontro al cittadino che si vedrebbe diminuire i costi aggiuntivi alle imposte non pagati di una buona percentuale.Possiamo sottolineare che una volta che le cartelle sono a ruolo il pagamento lo si deve effettuare presso la agenzie Equitalia che in seguito a numerose leggi riescono a dilazionare l’importo fino a 72 rate , chiedendo un acconto pari al 20%.Per una soluzione al problema andrebbe vietata assolutamente l’ipoteca sulla prima casa che rimane un diritto di ogni singolo cittadino e i fermi amministrativi che colpiscono gli automezzi perchè necessari al lavoro.Inoltre sarebbe necessario individuare un percorso migliorativo per la riscossione delle imposte direttamente da parte degli enti di appartenenza con dilazione fino a 120 mesi da pagarsi anche con la compensazione delle imposte a credito per le imprese; invece per i singoli cittadini che spesso hanno anche somme piccole si potrebbe creare un accordo con le amministrazioni comunali che potrebbero provveder al pagamento richiedendo poi ai cittadini il rimborso rateale con gli stessi sistemi adottati per la Tarsu o l’ICI.
Sarebbe interessante invece per le imprese creare un sistema tra le istituzioni,gli istituti di credito locali e le agenzie di riscossione al fine di creare un sistema che permetta agli imprenditori di dilazionare il credito fino a 120gg al fine di evitare che numerose aziende, anche in un contesto di crisi dettata dagli attuali avvenimenti possano evitare di mettere fine alla loro attività.



Monia Buontempo – Marina Rotini

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