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lunedì 9 febbraio 2009

DONNE DI DESTRA


LE DONNE DI DESTRA: è difficile ma ci crediamo!

DESTRA CRITICA ospita un interessante articolo di LUCIA ZONFRILLI,una donna di destra che reagisce ,scrive ,si mette a confronto.....un ringraziamento speciale a lei e alla sua arguta penna.


Fasciste, repubblichine, missine, intellettuali, politiche, parlamentari: le donne della destra italiana sono finalmente riuscite a rompere il silenzio in cui erano relegate da decenni e a raccontare le loro esperienza da militanti e non, i loro ideali, per cui si sono ritrovate a combattere e lottare, non solo contro i “compagni”, ma spesso anche contro lo scetticismo degli stessi camerati, e l’hanno fatto nel libro “Camicette nere. Donne di lotta e di governo da Salò ad Alleanza Nazionale”, dell’ex militante missina nonché giornalista del Secolo d’Italia, Annalisa Terranova.
La Terranova ripercorre la storia della destra italiana lasciando la parola a loro, le donne: si comincia con le ausiliarie, volontarie che nell’ultimo anno del secondo conflitto mondiale si arruolarono nella Repubblica di Salò e che riuscirono a distruggere l’ideale così arcaico e diffuso, ed estremamente radicato nella società del Ventennio, di “donna fattrice di figli”, passando poi per le militanti dell’M.S.I., che, nonostante non ricoprissero posizioni di rilievo all’interno del partito, cominciavano già dagli anni Cinquanta a voler emergere (è questo il caso della straordinaria figura di Jole Lattari, prima deputata calabrese della Fiamma ad essere eletta alla Camera), per le militanti degli anni di piombo, giungendo infine agli anni Novanta, quando finalmente riuscirono a conquistare ruoli visibili all’interno di Alleanza Nazionale, partito sorto sulle ceneri del Movimento Sociale Italiano a seguito della svolta di Fiuggi.
L’obiettivo della Terranova, come spiega ella stessa, “non era quella di fare un libro di cronaca politica ma un libro che restituisse dignità e memoria a tutte quelle donne che hanno militato a destra e che sono vittime di una sorta di amnesia bipartisan. Eppure ci sono state e hanno lasciato un segno.”
Tuttavia l’ultimo capitolo del libro, quello delle “finiane”, quello delle donne di destra dagli anni Novanta ad oggi resta ancora incompleto: sorge spontanea dunque la riflessione, dopo il percorso storico intrapreso dalla Terranova, sulle donne di destra oggi, ai tempi del PdL, de La Destra, della Fiamma e di Forza Nuova.
Purtroppo, nonostante l’aumento del numero delle donne operanti in politica, il problema relativo alla diffidenza dei colleghi uomini nei loro confronti resta ancora profondamente radicato, e testimonianza di ciò sono le battaglie intraprese da esse spesso rimangono retaggio esclusivo della componente femminile dei partiti. Lo scetticismo nei confronti delle “nostre” donne è dato però anche dalle loro nemiche, le donne di sinistra, che hanno da sempre erroneamente ritenuto che l’impegno delle donne fosse una peculiarità dei loro partiti. Ad opporre le donne di destra a quelle di sinistra non sono soltanto gli ideali, né tantomeno le differenti battaglie intraprese: a dividerle è soprattutto il modo di affrontare la politica, più pragmatico da parte nostra, più idealista da parte delle compagne.
Negli ultimi decenni si è registrato un invertimento di tendenza riguardo la partecipazione politica delle donne: se negli anni di piombo il numero di militanti donne nei gruppi extraparlamentari di sinistra era di gran lunga maggiore alle militanti di destra, adesso si sta verificando il fenomeno opposto. Sono infatti sempre di più le donne di destra che riescono a dimostrare all’opinione pubblica che le loro abilità politiche sono spesso superiori a quelle dei loro colleghi, divenendo fautrici di importanti battaglie come quella intrapresa dalla Santanché per sconfiggere il dilagante fenomeno della prostituzione. E i loro esempi dovrebbero fungere da monito per le comuni donne di destra, spesso sgomente dal voltafaccia della stragrande maggioranza dei politici che dovrebbero rappresentarci, e che invece non fanno altro che gettare fango sui nostri ideali, sui nostri sogni, sulle nostre speranze, vendendosi al partito miglior offerente, scoraggiate dal triste panorama che ci offre la politica italiana di oggi. Ma noi ci siamo, e lottiamo, e combattiamo, perché anche se la strada da intraprendere è lunga e tortuosa, dobbiamo riuscire a far valere il nostro diritto di poter partecipare attivamente alla politica del Paese, vogliamo dimostrare a tutti la capacità e il vigore delle donne di destra: è difficile, ma noi ci crediamo!

Lucia Zonfrilli

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