Post più popolari

sabato 4 aprile 2009

TENIAMOLI SOTTO OSSERVAZIONE ,.......I ROSSI


NON VI STUPITE abbiamo volutamente inserito nei link il bastardissimo sito di SAVERIO FERRARI OSSERVATOIO DEMOCRATICO questo per essere aggiornati dei movimenti del ex capo resposabile del servizio d'ordine di Avanguardia operaia condannato a 3 anni e tre mesi per atti vandalici e tiro di molotov.
Da questo signore non abbiamo niente da imparare ma il nostro disprezzo per il suo mondo è palese.
Se ci fate un giro vedrete la sporca faziosita e il cervello di uno asservito al potere comunista
CONOSCERE PER COMBATTERLI NON SCORDATE CHE LA LOGGISTICA ANCHE DELLE PAROLE VI FA DIVENTARE FORTI E A CONOSCENZA DEL BASTARDO COMUNISTA.
CHI E'SAVERIO FERRARI
l 16 maggio 1987 è stato condannato per tentato omicidio a 11 anni di carcere poi ridotti a cinque anni e sei mesi: a lui e ad altri militanti di Avanguardia Operaia sono state attribuite responsabilità nell’assalto e nell’incendio di un bar di Largo Porto di Classe a Milano, che portò a rovinare per sempre le vite di tre giovani, secondo i medici “negli aggressori c’era la volontà di uccidere”.

Non meno importante è la sua compilazione di un poderoso archivio che schedava migliaia di militanti e simpatizzanti di destra con fotografie e dati accuratissimi come lo studio di abitudini e degli spostamenti, descrizione di locali pubblici e sedi politiche.

Alcuni appartenenti al Servizio d’Ordine di Avanguardia Operaia del quale Saverio Ferrari era già uno dei responsabili, utilizzarono proprio le informazioni del suo archivio per uccidere a colpi di chiave inglese Sergio Ramelli, militante del Fronte della Gioventù di diciotto anni il 13 marzo del 1975. Sergio morì dopo 47 giorni di agonia.

Gli imputati furono:

* Claudio Colosio, Franco Castelli, Giuseppe Ferrari Bravo, Luigi Montinari, Walter Cavallari, Claudio Scazza: medici praticanti in diverse discipline, studenti all’epoca dei fatti. Ad essi si aggiunse Brunella Colombelli, unica donna tra gli accusati, divenuta ricercatrice
* Giovanni Di Domenico, al momento dell’arresto consigliere in forza a Democrazia Proletaria a Gorgonzola
* Antonio Belpiede, capogruppo del PCI a Cerignola (Foggia)
* Marco Costa, che con Ferrari Bravo gestiva l’archivio segreto.

Ma questa è un’altra storia…ne riparleremo.

Oggi, questo fulgido esempio di antifascista militante, democratico ed “osservatore” (dirige un sedicente “Osservatorio democratico“) milita in Rifondazione Comunista, partito per il quale si è più volte candidato alle elezioni, dove continua l’attività che evidentemente gli è più congeniale, quella appunto di schedatore di potenziali bersagli per conto della fetida bestia rossa e dell’infame sua progenie.

Nessun commento:

Posta un commento